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giovedì 28 gennaio 2016

L'ora delle recensioni #special: Passione Rosso Sangue di Pietro Sanzeri

Ciao a tutti, viaggiatori! Oggi siamo qui riuniti (#weddingtime) per recensire un libro che ci ha gentilmente omaggiato l'autore stesso. Si tratta di un thriller erotico e vi anticipo già che non vi è piaciuto. Ora molti diranno "sarà per il genere, sei troppo schizzinosa". Ma non è così: io apprezzo i libri a prescindere dal genere, e se volete saperne di più continuate a leggere.


Titolo: Passione rosso sangue
Autore: Sanzeri Pietro
Casa editrice: Lettere Animate
Genere: Thriller erotico
Prezzo: € 2,49 
Anno: 2016
Trama: Pierre, un ragazzo di Valence, corona il sogno di andare a studiare a Parigi; lì conosce Cedrine, che gli apre un mondo fatto di sesso e droga. Pierre cambia atteggiamento e si trasforma in un playboy. Una sera durante un'orgia e sotto l’effetto di droga e alcool, una ragazza muore. Pierre, dopo essersi laureato, fa una vacanza con il suo migliore amico e coinquilino Tom, prima a Lecce -dove conoscono due misteriose ragazze - e dopo in Messico. Dopo circa una settimana di vacanza, le due misteriose ragazze vengono arrestate per omicidio. Poi il romanzo si sposta nuovamente a Valence. 

RECENSIONE:

Io odio parlare male dei libri, soprattutto se questi ci sono stati omaggiati da autori emergenti. Per questo, molte volte, mi limito a dire "non mi è piaciuto", per non affondare ancora di più il coltello, perché da aspirante scrittrice so che il passo della pubblicazione non deve essere affatto facile, e cerco di avere un po' di tatto.
Ma qui non era possibile. Io non so nemmeno da dove iniziare ad elencare i numerosi difetti di questo libro, quindi, come sempre, inizierò dalla trama.
La storia che ci viene presentata è quella di Pierre, un ragazzo che teoricamente è nerd, passa le giornate a studiare ed è incredibilmente timido, tanto che non trova neppure il coraggio di dire alla sua migliore amica di essere innamorato di lei.
In pratica, Pierre è un pervertito che fa sogni erotici e perde la verginità la prima sera di permanenza a Parigi con una sconosciuta qualsiasi. E qui c'è già la prima incoerenza: io credo che l'autore abbia voluto creare un personaggio che si trasforma con il nuovo ambiente universitario, ma non c'è riuscito. Il suo cambiamento di prospettiva - se una prospettiva diversa c'è stata, in effetti - non viene spiegata e il lettore (in questo caso, io) resta lì allibito a rileggere le pagine e a chiedersi se ha saltato qualcosa.
Qui, comunque, Pierre fa la bella vita dal punto di vista erotico fino a che non torna a Valence e qua ri-incontra la ragazza di cui era innamorato e con la quale aveva litigato, lei accampa qualche scusa qua e là e i due si fidanzano e fanno i piccioncini innamorati. Il protagonista afferma numerose volte di essere innamorato di questa ragazza, Michelle, ma nonostante ciò quanto torna a Parigi non perde tempo a tradirla.
Quindi, il primo punto è proprio questo: l'incoerenza dei personaggi. Sono così piatti che vanno addirittura in retromarcia, sciocchi al limite dell'accettabile e assolutamente, incredibilmente incoerenti.
Poi, lo stile non aiuta. Non so se lo sapete, ma io tengo moltissimo alla grammatica, alla punteggiatura e ai verbi. E se mi viene presentato un libro senza un minimo di attenzione alla punteggiatura, io vado in escandescenza. E poi, ci sono molteplici errori di distrazione, personaggi che cambiano di nome e informazioni come il Messico si trova in Nord America; a questo punto ci si chiede: gli editor per quale motivo esistono? O, se per caso l'autore non ne ha voluto uno, non si è preso la briga di rileggere il suo stesso romanzo? O, ancora di più, le case editrici non leggono i libri prima di pubblicarli?
Salterò direttamente a dirvi il mio parere sulla conclusione per non far venire questo post troppo lungo, anche perché dovremmo restare a cesellare questo libro da cima a fondo per trovare una frase senza errori.
Il finale, ragazzi. Credo di non averne mai letti di peggiori.
Ovviamente non vi dirò cosa succede per non farvi spoiler nel caso voleste appurare le mie parole, ma è assurdo. Scelte ancora una volta incoerenti e fatti che avvengono senza un minimo di logica, fatti non spiegati e lasciati al caso anche se sarebbero di un certo rilievo, il tutto in un modo estremamente frettoloso come se la storia non dovesse sforare un certo numero di pagine.
Vi ripeto, mi dispiace moltissimo parlare male di questo libro, ma non posso farne altrimenti.
Il mio voto:


2 commenti:

  1. Ti capisco anche io ho sempre paura di dire qualcosa di male di un romanzo che mi è stato omaggiato! Però essere blogger significa dare la propria opinione in merito ad un libro indipendentemente se sia positiva o negativa:-S

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