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lunedì 18 gennaio 2016

L'ora delle recensioni #special: Un cuore per un cuore di Ornella Calcagnile

Ciao a tutti, lettori; oggi sono qui alla tastiera per recensirvi un libro che mi è piaciuto molto e che ci è stato gentilmente inviato dall'autrice (che ringrazio ancora una volta) per una recensione. Si tratta di un retelling in chiave steampunk e sono felicissima di averlo letto perché, tra l'altro, sono molto incuriosita da quest'ultimo genere e quindi voglio leggerne il più possibile.


TITOLO: Un cuore per un cuore (Once upon a steam #1)
AUTRICE: Ornella Calcagnile
CASA EDITRICE: Dunwich Edizioni
ANNO: 2015
GENERE: Retelling, Steampunk
PREZZO: € 0,99 (solo e-book)
TRAMA:
A Steamwood, nel piccolo regno di Enchanted Forest, Biancaneve e il suo principe hanno conseguito il tanto meritato lieto fine dando persino alla luce una bambina, riflesso della madre: Biancabrina.
Una felicità raggiunta a discapito però della “povera” Grimilde che, sopravvissuta, si è nascosta nella cittadina di Steamgrow e ha ordito una tremenda vendetta a danno della figliastra, lanciando nel momento più opportuno una maledizione sul regno, un sortilegio a cui, per sua sfortuna, Biancabrina è riuscita a sottrarsi.
Tra elementi della fiaba classica e quelli innovativi dello steampunk, una nuova improbabile principessa tenterà di riconquistare il regno che le spetta di diritto e apporre la parola fine sulla sua “nonnastra”. Nell’impresa non sarà sola, ma accompagnata dal fidato amico Dopey e i suoi mecha-nani.
Biancabrina riuscirà a guadagnarsi il lieto fine e portare a compimento la sua vendetta o sarà ostacolata dalle creature di Steamwood e dal Narratante, sommo signore di quelle terre?
Tra ferro e vapore, magie e pozioni, ottone e marchingegni, tutto ha inizio con… Once Upon a Steam.

La serie: ONCE UPON A STEAM
Steamwood non è un regno da favola. È immerso nel vapore e le sue esalazioni nascondono le stelle, lasciando intravedere nel cielo soltanto una cupa vastità illuminata da due lune gemelle. In un’ambientazione a tratti vittoriana e a tratti steampunk, si muovono i protagonisti delle novelle della serie, incontrandosi – e scontrandosi – sullo sfondo di un universo in bilico tra l’incanto e una minacciosa profezia circa l’arrivo della Stagione dell’Insomnia. Il Narratante, una figura misteriosa senza volto né voce, farà da collante alle varie storie, manifestandosi in modi sorprendenti. Ogni racconto è la rivisitazione di una fiaba classica, ben conosciuta dai lettori, ma che si rivelerà ai loro occhi con nuove sfumature.

RECENSIONE

Prima di iniziare, concediamoci un minuto per ammirare la copertina di questo libro. Sì, so il detto Non giudicare un libro dalla copertina, ma ragazzi, davvero, quelle della Dunwich sono davvero
splendide.
Dunque, la storia narrata è quella di Biancabrina, figlia di Biancaneve e del principe Florian. Nonostante sia molto simile alla madre di aspetto, Biancabrina è il contrario di ciò che si aspetterebbe da una principessa: le piace vestirsi da maschiaccio e il padre la vizia un po' troppo. tanto che il suo caratterino dà come risultato l'avere un solo amico, l'unico dei sette nani rimasto completamente umano - gli altri sono diventati completamente meccanici -, Dopey.
Una cosa molto importante di questa storia è l'ambientazione: un regno di fiaba diverso da quello che ricordiamo, dove tutto è mosso dall'energia e dalla magia del vapore, in cui gli alberi cammino e gli uccelli perdono olio.
Sono una Principessa, ma non posso aspettare il principe che venga a salvarmi, devo cavarmela da sola, e poi... neanche mi piacciono i principi. Loro e quelle orribili calzamaglie.
Come vi ho anticipato sopra, questo libro mi è piaciuto. Prima di tutto per lo stile, dai toni fiabeschi e da cantastorie, tanto che all'inizio credevo di avere una voce a sussurrarmi questa storia all'orecchio. Poi mi è piaciuta l'ambientazione così originale, perché, appunto, non avevo mai letto steampunk. Ho amato l'importanza del vapore nella narrazione: ogni cosa che nelle fiabe accade per magia, qui avviene per esso. C'è il vapore che fa vivere per sempre e quello che fa restare belli, ad esempio, che Grimilde, la malvagia matrigna di Biancaneve, alias nonna di Biancabrina, conosce molto bene.
Una figura che non posso assolutamente non citare è quella di Prunella, ossia Raperonzolo: per chi non lo sapesse, io ho una specie di ossessione morbosa per quella fiaba, e quando ho visto comparire una torre in un retelling ho subito sperato che ci fosse lei, e così è stato. Prunella è rinchiusa nella torre da Grimilde, che si fa chiamare anche Gothel, che usa i suoi capelli dalle doti magiche per restare giovane e bella per sempre.
Wow, Biancabrina, non so che dire, sembra tutto così complicato. Sono chiusa in quella torre da tanto di quel tempo che non so più come sia affrontare i problemi e ancora peggio la morte...
Ho deciso di dare quattro stelle su cinque. E ora la domanda sorgerà: perché Ilaria quattro, se ne hai parlato così bene? Perché era troppo corta. Avrei voluto più pagine per addentrarmi in quel mondo,
più pagine in cui conoscere Biancabrina e Dopey, più pagine per conoscere meglio tutto. Spero che questi personaggi saranno ripresi nei libri seguenti, anche se non a livello principale, perché il finale è rimasto aperto ed io ho bisogno di sapere di più.
Un freddo meccanismo prenderà il suo posto e il freddo calerà sui tuoi sentimenti. Non conoscerai mai l'amore, non proverai più l'affetto.
Il mio voto:
✯✯✯✯

3 commenti:



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