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mercoledì 30 settembre 2015

L'ora delle recensioni #13: Noi siamo grandi come la vita di Ava Dellaira

Ciao viaggiatori, eccoci tornati in una nuova recensione!
Oggi vi parlo di un libro che ho letto qualche mese fa e mi è rimasto nel cuore. E' un romanzo di formazione, di uscita abbastanza recente, ed è questo qui.


Titolo: Noi siamo grandi come la vita
Autore: Ava Dellaira
Editore: Sperling & Kupfer
Anno di pubblicazione: 2014
Genere: Formazione. young adult, epistolare
Prezzo: 16,90 €


Trama: Tutto inizia con un compito assegnato nei primi giorni di scuola: "Scrivi una lettera ad una persona che non c'è più". E così Laurel scrive a Kurt Cobain, che May, sua sorella maggiore, amava tantissimo. E se n'è andato troppo presto, proprio come May.
Per Laurel, la sorella era un mito: bella, perfetta, inarrivabile. Era il sole intorno a cui ruotava tutto, specie da quando i genitori si erano separati. Perderla è stato indescrivibile, qualcosa di cui Laurel non vuole parlare. Ecco perché ha scelto di frequentare un liceo diverso da quello di May, un posto dove nessuno sa cos'è successo davvero dove non ci sono domande imbarazzanti o sguardi compassionevoli a rincorrerla.
Sulla carta, invece, Laurel si lascia finalmente andare. E dopo quella prima lettera, che non consegnerà all'insegnante, continua a scriverne altre, indirizzandole a Amy Winehouse, Heath Ledger, Janis Hoplin e altri idoli della sorella scomparsa. Soltanto a loro riesce a confidare cosa vuol dire avere quindici anni e sentire di aver perso una parte di sé, senza nemmeno potersi aggrappare alla famiglia perché è andata in mille pezzi. Soltanto a loro può confessare la paura e la voglia di avventurarsi in quel mondo nuovo che è la scuola, la magia di incontrare amiche che ti fanno sentire normale e speciale al tempo stesso, l'emozione di incrociare lo sguardo di un ragazzo che afferra i tuoi occhi con i suoi e non li lascia andare. Finché, come un viaggio dentro di sé, quelle lettere porteranno Laurel al cuore di una verità che non ha mai avuto il coraggio di affrontare. Qualcosa che riguarda lei e May. Qualcosa che va detto a voce alta: solo così Laurel potrà superare quello che è stato, imparare ad amarsi e trovare il coraggio di andare avanti. Perché la vita è lì, davanti a lei, con tutte le sue infinite strade possibile. E, per quanto possa fare paura, non c'è emozione più grande di sentire il suo battito.

Recensione: Per quanto possa sembrare leggendo la trama, questo non è un libro drammatico. Questo può essere definito come un manuale per vivere la vita, un manuale da interpretare attraverso le parole di Laurel.
Laurel ha quindici anni, ed è una ragazza come lo sono molte altre. E' figlia di genitori divorziati e ha perso la sorella in un incidente misterioso di cui lei non riesce a parlare.
Dopo le asfissianti domande dei genitori e dei conoscenti, Laurel decide che non vuole più continuare così. Ed è per questo motivo che decide di andare ad una scuola in cui nessuno la conosce, per ricominciare daccapo.
Caro Kurt Cobain, 
oggi la professoressa d'inglese ci ha assegnato il primo compito dell'anno: scrivere una lettera ad una persona che non c'è più. Probabilmente lei intendeva un ex presidente, o un tipo così, ma io ho bisogno di qualcuno con cui parlare, e con un presidente non ce la faccio proprio. Con te invece sì. 
Eri il cantante preferito di mia sorella May. Da quando lei è mancata, io non so più chi sono. Adesso che ho cominciato le superiori, però, mi conviene capirlo in fretta. Se no, qui, sento che potrei affogare.
Il primo compito d'inglese è proprio questo: scrivere una lettera ad una persona che non c'è più. Solo che Laurel non ne scriverà una sola: ne terrà varie, che userà come una sorta di diario, attraverso le quali possiamo leggere la sua storia.
Laurel fa da subito amicizia con due ragazze, che in apparenza sembrano felici e spensierate, Natalie ed Hannah, e molto presto conosce un ragazzo, Sky, per il quale si prende una cotta tremenda.
Attraverso le parole di Laurel, continuando la storia, cominciamo a conoscere meglio anche questi altri personaggi. Scopriamo che, nonostante la prima impressione di Laurel, non sono felici come sembrano, e che ogni persona, se conosciuta a fondo, ha i suoi piccoli grandi problemi. Questo è uno dei più grandi insegnamenti del romanzo, un concetto che mi ha fatto riflettere a lungo.
Ma la vita non va così. Non puoi mai sapere cosa ti riserverà il futuro, nemmeno se fai le cose per bene. Ti si rivolta contro.
Il filone della storia è questo. Da una parte abbiamo il personaggio di Laurel, appunto, che cerca di integrarsi in una scuola nuova senza alcun consiglio né appoggio. Dall'altra abbiamo i suoi amici, ciascuno coinvolto nei suoi problemi familiari, ciascuno che combatte la propria battaglia. E infine abbiamo la grande domanda alla quale tutti coloro che sanno la verità continuano ad alludere: che cosa è successo davvero a May? Perché Laurel non vuole parlare?
Su quest'ultima parte non voglio aggiungere niente, perché sarà Laurel stessa, a poco a poco, a rivelarvi la verità nelle sue lettere.
E forse è questo che fa l'amore: fa in modo che una vita, una persona, un momento che vuoi conservare rimangano con te per sempre.
Lo stile di Ava Dellaira è una dolce e tenera poesia. Riesce a scegliere le parole giuste per toccare il cuore del lettore, riesce a farti riflettere sui pensieri di Laurel, riesce a farti cambiare la prospettiva di vedere la vita. D'altra parte, è impossibile non provare solidarietà per tutti i personaggi che crea, da i ragazzi protagonisti, alla zia Amy, sempre preoccupata per Laurel, ai genitori. Perché tutti affrontano la propria battaglia e, anche se non capiamo le loro armi, non possiamo non capire che, infondo, agiscono semplicemente come meglio credono e possono, perché alla fine sono esseri umani.
L'unica cosa che, forse, non mi è piaciuta di questo libro è lo stile epistolare, che non è tra i miei preferiti. Tuttavia, era un'esigenza che non poteva essere soddisfatta in nessun altro modo e quindi apprezzo anch'essa.
Rimarremo per sempre in quel cielo blu elettrico, che non diventerà mai scuro: rimarremo in un luogo oltre il tempo che nessuno può toccare.
Il mio giudizio:
 Ilaria

4 commenti:

  1. Troppo bello. Mi ispira assai. Assolutamente una delle prossime letture. Mi hai incuriosito troppo

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  2. Molto bello questo libro mi incuriosisce soprattutto per il tema di cui parla*_*

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