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lunedì 12 ottobre 2015

L'ora delle recensioni #special: Ah...Ahh...Ahhh di Nuwanda

Salve a tutti viaggiatori!
Quest'oggi vi porto una recensione del tutto speciale perché è quella di un romanzo che ci ha spedito lo stesso autore, che ringraziamo infinitamente per averci dato questa possibilità in cambio della nostro onesta opinione. Si tratta di un romanzo molto particolare che a me non ha entusiasmato ma che comunque ha degli aspetti di cui è bene parlare.


Titolo: Ah...Ahh...Ahhh
Autore: Nuwanda
Casa Editrice: Genesis Publishing
Prezzo: € 2,99
Genere: Giallo, Romanzo breve, parody commedy
Anno: 2015


Trama: Doppio Senso è una piccola città dove le strade sono tutte a senso unico. Qualcuno, arrivando da fuori, sarebbe portato a pensare che si possa solo entrare ma non uscire, invece, la circolazione scorre tranquilla e, prima o poi, la strada per andare a In Mona, il paese vicino, la trovano tutti.
Nella sala conferenze della biblioteca comunale è in corso la presentazione del libro di Armando Bentivoglio, un noto scrittore sui generis con monomanie bizzarre. Il romanziere, a un certo punto, decide di scrivere sulla lavagna una frase ricca di significati e che possa contenere un’emozione: “Ah… Ahh… Ahhh”. Basta una semplice parola, pronunciata in modo diverso, a suggerire sensazioni di piacere o di dolore, secondo l’interpretazione del lettore, in grado di andare oltre il volere dello stesso autore. La differenza tra “il come si scrive” e “il come si legge”. Il ritrovamento di un cadavere richiederà la presenza del commissario Loquace, un poliziotto dai metodi alquanto singolari.
Un turbinio di battute e dialoghi caustici, spesso inconsapevolmente comici dei vari protagonisti, caratterizzerà in maniera originale le varie scene, creando un surreale collage di schegge impazzite. Una parody comedy all’italiana con le sue nevrosi e le sue megalomanie grossolane e i suoi personaggi grotteschi non meno suggestivi.


Recensione

La storia narrata in questo libro si apre durante la presentazione di un libro del famoso romanziere Armando Bentivoglio, quando un suo lettore gli chiede di regalargli un'emozione. All'inizio, lo scrittore lo ignora. Poi, però, scocciato, si alza e scrive alla lavagna tre monosillabi: Ah... Ahh.... Ahhh...
E' da questi monosillabi che si sviluppa tutta la storia, perché, come spiega lo scrittore, anche tre parole apparentemente uguali come queste possono avere significati completamente diversi.
Accade, infatti, che, subito dopo la presentazione, viene ritrovato il cadavere di una ragazza morta, e questo darà inizio ad un'indagine che occuperà il restante del libro e che, nel finale, ci farà capire quanto le parole abbiano peso e differenza a seconda del contesto.
Basta una semplice parola, pronunciata in modo diverso, a suggerire sensazioni di piacere o dolore, a seconda dell'interpretazione del lettore, in grado di andare oltre il volere dello stesso autore.
Ho dovuto riflettere molto per capire se questo libro mi sia piaciuto oppure no, e forse sono ancora titubante. Da una parte, l'autore è stato un genio a volere insegnare qualcosa di importante come il peso delle parole, ma dall'altra credo l'abbia fatto nella maniera sbagliata.
Nella cinquantina di pagine di cui è composto, questo libro mi è sembrato monotono perché, prima che si scopra la verità, è sempre la solita storia: l'ispettore continua ad interrogare tutti i sospettati ed ognuno rifila la propria versione. Solo il finale è stato abbastanza avvincente.
Non sono riuscita a perdermi tra le parole, perché lo stile non era particolarmente coinvolgente, e forse è stato una pecca. Molte volte, nel corso di questa breve lettura, mi sono dovuta fermare perché sembrava una cosa completamente no sense
In conclusione, penso che il messaggio dell'autore sia stato molto interessante, perché da aspirante scrittrice penso che ogni parola abbia un peso e questo è un argomento che mi sta a cuore, ma credo avrebbe dovuto trovare un modo diverso per dare questo insegnamento.

Nel complesso, tre stelle, anche se in realtà sarebbero qualcosa di meno.


✯✯✯

2 commenti:

  1. Ciao Ilaria sembra un libro davvero insolito ...... ma devo essere onesta non è un tipo di libro che attira il mio interesse ......
    De Gustibus ! Un saluto, buon pomeriggio e migliore settimana in corso
    A presto !

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    Risposte
    1. Sono d'accordo, è un libro molto particolare e non piace a tutti. Saluti anche a te :)

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